Un’intervista esclusiva a un giovane talento di Molfetta che unisce passione per la danza, amore per la tecnologia e il desiderio di costruire un futuro sotto i riflettori
Ha solo dodici anni, ma le idee già chiare. Aleandro Cirillo, originario di Molfetta, è uno di quei giovani volti che colpiscono per grinta, creatività e determinazione. Alto 1 metro e 63, occhi e capelli castano scuro, Aleandro è un ragazzo mulatto che si esprime con naturalezza in italiano e in inglese, e che sogna un futuro sotto i riflettori.
Con alle spalle sei anni di danza hip hop e un’energia travolgente, Aleandro non nasconde il suo desiderio di conquistare il mondo dello spettacolo, tra shooting, passerelle, palchi e – perché no – anche studi di registrazione. Oltre all’arte, coltiva anche la passione per la tecnologia e la meccanica, ispirato dal lavoro del nonno.
Quella che segue è un’intervista che racconta non solo un giovane talento, ma anche un piccolo artista con una visione precisa e una voglia contagiosa di crescere e realizzarsi.
Aleandro, cosa studi e cosa sogni di fare da grande?
«L’anno prossimo inizierò la terza media. Dopo, vorrei iscrivermi all’istituto tecnologico: mi piace la tecnologia e sono bravo in quella materia. Inoltre mi affascina la meccanica, anche perché mio nonno lavora in quel campo».
Hai anche una forte passione per lo spettacolo, giusto?
«Sì, mi piacerebbe cominciare nel mondo della moda, magari qui in Puglia. Ci sono location bellissime e diverse opportunità. Fare photoshoot o sfilate mi incuriosisce molto. Ma la mia più grande passione resta la danza, che pratico da sei anni».
Che tipo di danza?
«Faccio hip hop. Per me è molto più di una disciplina: è una parte di me. Ballare mi dà energia, libertà, emozione. È qualcosa che mi fa stare bene e che vorrei diventasse il mio lavoro».
Hai mai pensato di partecipare a un talent show?
«Sì, certo. Non li seguo molto, però se mi offrissero la possibilità di partecipare a uno, la coglierei senza dubbio».
Hai anche un interesse per il cinema?
«Sì, mi piacciono molto i film, soprattutto quelli americani vecchi. Hanno un fascino particolare. So che in Puglia se ne girano sempre di più. Mi piacerebbe provarci, anche se non ho ancora studiato recitazione».
Cosa fai nel tempo libero?
«Esco con gli amici, mi alleno e sto imparando a creare basi musicali. Amo il rap, e anche produrre mi incuriosisce sempre di più».
Ti vedi anche come produttore musicale, quindi?
«Sì, se riesco a migliorare, assolutamente. Mi piace creare suoni, sperimentare. La musica è un mondo che mi affascina sotto tanti aspetti».
Come ti descriveresti a chi non ti conosce?
«Sono un po’ riservato all’inizio, ma ho coraggio. Quando voglio qualcosa, mi butto e ci provo fino in fondo. Sono molto intraprendente».
E tra cinque anni, dove ti immagini?
«Su un palco, a ballare davanti a un pubblico. Oppure ai primi passi della mia carriera da rapper. È questo il mio sogno più grande».
Giovanissimo, ma già con le idee chiare e una marcia in più. Aleandro Cirillo è la prova che il talento non ha età, e che con passione e determinazione si può iniziare a costruire il proprio futuro fin da subito — un passo alla volta, un beat dopo l’altro.
A cura di Mario Altomura
Leggi anche: Il vino sfida i confini, l’innovazione tra I.A. blockchain e spazio